Il tema delle regole è sempre molto sentito dai genitori e dalle persone che intervengono nell’educazione dei bambini: quante regole? Quali regole? E se non vengono rispettate?
Io sono convinta che in ogni famiglia, sia necessario definire regole semplici, chiare e adatte alla maturità e all’età dei bambini.
È importante iniziare sin da subito ad educare i bambini al rispetto delle regole perché per loro, potersi muovere entro limiti prestabiliti, genera un senso di protezione, di sicurezza.
I figli amano sempre che i genitori ci sono e che hanno il controllo della situazione.Come possiamo educare i nostri bambini al rispetto delle regole?
Qui condivido tre semplici suggestioni:
- 1. Coinvolgimento. Coinvolgiamo il nostro bambino nella definizione delle regole perché se può dare il suo contributo, sarà più facile che rispetti le regole.
- 2. Chiarezza e coerenza. Diamo regole semplici e di facile raggiungimento. È importante anche che le regole siano stabili. Facciamo un esempio che ci aiuta a capire meglio: se la tecnologia si può usare solo mezz’ora al giorno possiamo contemplare l’eccezione, ma l’importante è che l’eccezione non diventi l’abitudine altrimenti decade la regola stessa.
- 3. Dare il buon esempio. Quando fissiamo le nostre regole della famiglia, se noi genitori non diamo il buon esempio, vanifichiamo il patto educativo. Un genitore infatti diventa poco credibile e autorevole se richiede al bambino ciò che lui non è in grado di fare.
Date queste suggestioni, permettetemi di sottolineare un aspetto che ritengo fondamentale per la crescita serena del nostro bambino: teniamo sempre a mente le particolari caratteristiche del nostro bambino e lasciamolo libero, anche, di sbagliare.
E quando non si rispettano le regole?
Di fronte ad una regola trasgredita, diventa necessario riflettere insieme sulla sua causa. Può essere stata una dimenticanza? Forse il nostro bambino era stanco? Non era chiara la regola? Vuole sfidarci?
Riteniamo che quella trasgressione sia in realtà un bisogno di attenzione?
Perché spingo sul riflettere invece che punire? Perché la punizione non lascia al bambino l’insegnamento che l’errore aiuta a migliorarci.