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L’infertilità femminile è la condizione che ostacola la possibilità per la donna di avere una gravidanza e viene accertata quando una donna non riesce ad ottenere una gravidanza dopo 1-2 anni di rapporti intenzionalmente fertili, cioè rapporti liberi e non protetti.

Si calcola che possa interessare il 15% circa delle donne.

L’avanzare dell’età è strettamente connessa alla perdita di capacità riproduttiva della donna: a 30 anni la possibilità di concepire per ciclo fertile è intorno al 30-40%, a 40 anni è ridotta al 10%.

L’infertilità femminile, responsabile del 35-40% dell’infertilità di coppia, può dipendere da diverse cause: alterazioni dell’apparato riproduttivo, malformazioni per cause genetiche, infezioni, disfunzioni ormonali o tiroidee, età della donna, malattie importanti e gravi che coinvolgono tutto l’organismo. Più rara è invece l’infertilità idiopatica, quando gli esami diagnostici non sono riusciti ad individuare alcuna causa specifica.

Nella prevenzione dell’infertilità nella donna è importante non trascurare nessun disturbo legato alla sfera riproduttiva, anche se banale, perché potrebbe avere conseguenze negative a lungo termine.

Per supportare il mantenimento della fertilità è utile seguire uno stile di vita sano, evitando alcuni fattori di rischio, come il fumo, l’abuso di alcool, l’obesità o l’eccessiva magrezza, la sedentarietà, ma anche l’eccessiva attività fisica, le malattie infettive sessualmente trasmesse, l’inquinamento e l’esposizione a fattori ambientali tossici.

In alcuni casi di infertilità, l’uso di antiossidanti si è dimostrato utile nel miglioramento di tale condizione.

Un dato da non sottovalutare è la frequenza con cui alcuni donne manifestano disturbi della sessualità di natura psicologica. Il fatto di non riuscire a concepire un bambino può diventare particolarmente stressante per diversi aspetti, tra i quali il sentirsi inadeguata a rispondere ai desideri della coppia e al proprio desiderio di maternità.

È necessario poter disporre di un aiuto per affrontare anche il risvolto psicologico delle problematiche relative alla capacità riproduttiva.