Cosa sono i dolori articolari e come curarli

Cosa sono le articolazioni

Le articolazioni sono strutture che collegano due o più superfici ossee e possono essere formate da elementi differenti come tessuto cartilagineo e/o fibroso, membrane, capsule e legamenti. Il compito che svolgono è quello di tenere connessi i segmenti scheletrici, sostenere lo scheletro garantendone a mobilità e proteggere organi e strutture del corpo umano.

Nel campo medico le articolazioni vengono suddivise in relazione al compito che svolgono, in tre grandi gruppi:

  • articolazioni fisse
  • articolazioni semimobili
  • articolazioni mobili.

Le articolazioni fisse si definiscono “sinartrosi” e sono votate al sostengo di strutture ossee non mobili come il bacino ed il cranio.

Le articolazioni semimobili si indicano anche con il termine di “anfiartrosi” e consentono un raggio di movimento limitato, in relazione alla colonna vertebrale.

Le “diartrosi” invece, appartengono al terzo gruppo, e sono quelle che consentono i movimenti più ampi. Le ritroviamo posizionate in ginocchio, gomito e spalla. Sono anche le più sensibili perché sottoposte a sollecitazioni maggiori e, che in generale, sono quelle che recano più disturbo al paziente.

Come rafforzare le articolazioni

Avere articolazioni sane e forti è fondamentale per agevolare la fluidità dei movimenti di ciascuno ed è necessario salvaguardare questi “legami di congiunzione” nel migliore dei modi.

Il naturale avanzamento dell’età, i traumi o le eccessive sollecitazioni a cui sottoponiamo, anche in maniera non consapevole le nostre articolazioni, possono comprometterne la funzionalità.

Per rafforzare le articolazioni, innanzitutto è di principale importanza condurre uno stile di vita equilibrato, fare attività fisica e tenere allenato il corpo senza eccedere con sforzi eccessivi, evitare lavori usuranti e prestare particolare attenzione ad un’alimentazione bilanciata.

È proprio l’alimentazione, insieme al corretto esercizio fisico, che si offre come alleata principale per la salvaguardia del benessere articolare.

È infatti indicato introdurre nella dieta cibi ricchi di grassi amici, come gli omega 3, e di proteine nobili: il salmone è tra i principali alimenti suggeriti dai nutrizionisti. Ma non è l’unico.

Anche i semi di zucca e di chia, l’aloe vera, che con il suo gel svolge un’azione protettiva per le articolazioni, ed in generale tutti gli alimenti ricchi di minerali come zolfo, magnesio e silicio sono da aggiungere alla lista dei cibi del benessere.

Se con il regime alimentare però non si riesce a sopperire alla mancanza di tanti nutrienti utili, gli integratori alimentari arrivano in soccorso di coloro le cui articolazioni necessitano di un aiuto per stare bene.

Oggi sul mercato di riferimento è possibile trovare un valido supporto nella linea di prodotti per le articolazioni di Leonardo Medica: Movardol ad esempio agisce per contrastare le infiammazioni articolari e la degenerazione della cartilagine articolare grazie all’apporto di principi naturali come N-Acetil-D-glucosamina, un amino zucchero già presente nell’organismo che favorisce la sintesi di acido ialuronico e liquido sinoviale, l’estratto di boswellia, che migliora la funzionalità e riduce gli stati di tensione localizzati e l’estratto di zenzero che lavora in sinergia con la boswellia.

Sono 3 le formulazioni di Movardol attualmente disponibili per stadi di dolore più o meno intensi e anche dovuti a traumi e contusioni, per i quali, appunto è consigliabile la formulazione in crema da applicare in modo localizzato.

 Disturbi principali delle articolazioni e dolore articolare

I dolori articolari riconoscono cause molto diverse. Spesso, questo sintomo è la conseguenza di traumi come fratturelussazioniedemidistorsioni. La manifestazione dolorosa può dipendere comunemente anche da un processo degenerativo e progressivo a carico dei cuscinetti di cartilagine situati tra le articolazioni (artrosi) o dalla presenza di un’infiammazione  (artrite).

Generalmente l’area interessata è calda, gonfia, o raramente perché mostra epidermide mutata. Il dolore può interessare solo le articolazioni mobili, quelle degli arti, o coinvolgere parti dello scheletro più ampie come la colonna o il bacino. Le manifestazioni di sofferenza sono diverse in base al numero di articolazioni coinvolte e così il trattamento del disturbo che deve avvenire a seguito di un consulto con il medico specializzato.

Artrosi: paragrafo introduttivo

Sono molti quelli che erroneamente credono che artrosi e artrite siano spesso disturbi sovrapponibili.

È bene effettuare una decisa distinzione delle due patologie.

Mentre l’artrite è una malattia infiammatoria cronica su base autoimmunitaria che interessa principalmente le articolazioni, l’artrosi è una malattia cronica, dovuta all’erosione e/o alla lesione della cartilagine che ricopre l’articolazione. L’artrosi presenta una componente degenerativa, cioè correlata all’età del paziente e all’usura delle articolazioni maggiormente colpite, che in genere individuiamo in colonna, anca, ginocchio e dita, le aree sottoposte alle sollecitazioni e agli sforzi maggiori.

In genere i sintomi tendono a presentarsi nelle persone che hanno compiuto i 50 anni, soprattutto nelle donne in situazione di post-menopausa. Prima di questa età l’artrosi colpisce in egual misura uomini e donne, con un’incidenza che dipende dagli stili di vita e dall’attività professionale svolta.

Come curare l’artrosi

Come prevenire l’artrosi? È quello che i pazienti affetti dal disturbo si chiedono ogni giorno. Innanzitutto controllare il proprio peso è fondamentale per non gravare sulle articolazioni ponendole sotto sforzo. Evitare il trasporto di carichi pesanti, riuscire a tenere posture corrette per prevenire le derive peggiori della patologia articolare e infine, di pari importanza effettuare una corretta attività fisica e bilanciare l’alimentazione.

I soggetti che soffrono di artrosi molto spesso si vedono impossibilitati nello svolgimento delle normali attività quotidiane e per questo è bene sempre essere a conoscenza fin da giovani delle possibilità di prevenire il disagio e di quali al giorno d’oggi, siano i trattamenti.

In generale la terapia pone come obiettivo il controllo e la riduzione del dolore e della rigidità articolare e laddove possibile tende ad uno sforzo in più per il ripristino della mobilità perduta.  Esistono a tali scopi, terapie farmacologiche con la somministrazione di analgesici o farmaci a lento rilascio, e non farmacologiche. Queste ultime riguardano il cambio di abitudini di vita del paziente in favore di una maggiore salubrità e di un’educazione all’uso di supporti come tutori ortopedici, bastoni, plantari che si rivelano utili per sopperire alla mancanza di agilità del soggetto affetto. 

In ultima analisi, anche la chirurgia ortopedica con l’impiego di artroprotesi si rivela vincente ma presenta qualche rischio dovuto spesso all’età avanzata dei pazienti che si presentano con una storia clinica di artrosi.

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